nel letto
sto male di nuovo
penombra
faccio un gioco
lo faccio spesso
il mio corpo è senza vita
inerte paralizzato morto
cieco sordo muto
come Tommy
sulla retina ricordi della stanza
ombre aguzze minacciose
si susseguono in loop
le regole del gioco:
in un tempo definito
non oltre
rivivere
forzare le lancette di questo enorme orologio
in una lotta impari
cosa potrei fare con un solo occhio?
lo apro leggermente
attraverso le ciglia
la stanza riprende il suo posto nel mio cervello
posso vedere
è già molto
con un rozzo codice binario, battendo le palpebre potrei anche comunicare
ora l'altro
la visione è più chiara
le estremità poi
le dita tornano lentamente a muoversi
con due occhi e una mano il mondo è mio
poi piedi gambe tronco
collo
testa
sono pronto
fin troppo
è a questo punto che irrompe mia madre
con una grattugia di vetro a forma di pesce
è piena di polpa di mela
si direbbe una golden
sono ebbro di potere
pronto per la resa dei conti
la afferro
come la testa di Medusa
Perseo
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