amici
conoscenti
un tempo timidi fascisti
timidamente dichiarati
se non attraverso timidi segni
minacciosi simboli
vergati su diari banchi lavagne
ai quali delegare il proprio impegno civile
poi elettori
dal voto familiare tiepido
a portare mattoni a quel muro
che ora dicono di voler distruggere
signora mia
convinti accalorati
guerrieri dell'ultim'ora
scoprono piazze
usano citazioni
di gente morta
inerte indifesa
banalità luoghi comuni
di merda
pasciuti a giornate vaffanculo
e altre amenità
ringhiano risposte
scomposte
arroganti
vuote
come questa piazza
bella piazza
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