22 marzo, nasce Chico Marx
c'è questo carrello di legno e vetro
rantola coraggioso
sotto il peso di un vecchio televisore
in una vecchia casa di un vecchio paese
ornato da una santeria di bomboniere
mille generazioni di comunioni e battesimi
dimenticati
minuscoli vasi di fiori di porcellana
puttini
cestini di filo rigidi d'amido
e cuori animaletti madonne
di peltro ceramica vetro
di niente
e intorno persone
col mio sangue dentro
ma ora
ora basta
Chico si siede al piano
ora si fa sul serio
mi strizza l'occhio ridendo
mentre esegue Rosamunda
giocando con le dita
con i tasti in bianco e nero
con le note che schivano l'odio
aggirano agili le miserie umane
ed ecco, arrivano
hanno cose da dirmi
cose segrete
da non rivelare
non le rivelo
strizzo l'occhio
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