c'è questo pub a Dublino in Marlborough street
lo Sean O'Casey's
che conobbe Yeats e ne condivise l'arte
lo eleggo a mio pub
sono abitudinario
non troppo lontano da Temple Bar
ma abbastanza per essere dublinese per i dublinesi
detesto i turisti, detesto esserlo
dopo due giorni a zonzo in un posto
inizia la crisi
vorrei meritare le pinte dopo il lavoro
mi sento di troppo
ho la sensazione di dare noccioline alle scimmie
allora fingo
fingo di essere uno di loro
fingo di essere uno di loro
coglione
non so neanche se loro siano dei loro
ma va bene così
interpreto un ruolo
come tutti
finché regge
accanto a un vecchio che percuote cucchiai
c'è una foto di Yeats
c'è una foto di Yeats
un mistico nazionalista armato di penna
bene
ma come comprendere il senso di nazione
o di qabalah
sono italiano e ateo
cialtrone
però alcuni versi mi toccano profondamente
tanto basta
e alla decima pinta poi
tutto è poesia
anche vecchie arie popolari suonate con una tastiera elettronica
si va ad innaffiare in fila un cesso di metallo
biascicando frasi subito dimenticate
poi fumando si torna a casa
sostenendosi a vicenda
con urla in lontananza
lasciandosi alle spalle
un immobile Joyce di bronzo
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