è crollata una parte dello stadio Heysel di Bruxelles
trascinando con sé corpi da straziare
preparati ad altro che essere straziati
vedo il dolore normalizzato dal tubo catodico
pur sempre dolore
è la fine di maggio
qualche settimana dopo ho gli esami di maturità
fosse per me
maturo o no
mi sarei già lasciato cadere dal ramo da un pezzo
più che maturo
mi sento marcio
finisce un quinquennio di merda
in una scuola in una classe
di merda
di merda
che non vedo l'ora di lasciare alle spalle
ora muoio
poi rinasco
ché inizia un'altra vita
inizia la vita
non mi porto neanche un fiore
non riposo in pace
vibro fremo mi tormento
dietro l'angolo c'è la vita
ma l'angolo cammina con me
avanzo e lui avanza
finalmente gli esami
facciamola finita
lo stadio Heysel è tra i temi, si parla di violenza
bene
lo prendo
inizio a scrivere che tremo di febbre
non sono che una biro
mi appassionano gli indiani d'America
è quasi una mania
leggo di tutto
ne canto i canti
ne danzo le danze
ora ci provo
dopo due righe generiche
arrivano caracollando dalle grandi pianure
si precipitano dai canyon
sbucano dai fiumi della costa orientale
capelli lunghi a cresta a zero
con le piume senza piume
colorati spaventosi belli orrendi
con fucili tomahawk archi frecce mani nude
dai teepee dalle case di fango
per essere straziati dai wasi'chu
dagli uomini grassi dagli uomini bianchi
dall'europa da dio dalla violenza
dall'europa da dio dalla violenza
fino alla resa
in cambio della vita
buttala via
almeno permette a condottieri come Geronimo
di animare le giornate dei visi pallidi con giostre a pagamento
fino a tarda età
quando un cavallo decide di farla finita con questa farsa
disarcionandolo
è finita
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